Identità culturale e violenza

Neuropsicologia delle lingue e delle religioni

Nonfiction, Health & Well Being, Psychology, Physiological Psychology, Clinical Psychology
Cover of the book Identità culturale e violenza by Franco Fabbro, Bollati Boringhieri
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Franco Fabbro ISBN: 9788833930565
Publisher: Bollati Boringhieri Publication: December 6, 2018
Imprint: Bollati Boringhieri Language: Italian
Author: Franco Fabbro
ISBN: 9788833930565
Publisher: Bollati Boringhieri
Publication: December 6, 2018
Imprint: Bollati Boringhieri
Language: Italian

Oggi parlare di identità culturale significa addentrarsi in una zona di pericolo, perché in suo nome si sono perpetrati crimini che sfidano l’idea stessa di umanità, e nel suo cono d’ombra ancora si annidano le pulsioni più aggressive. Ma l’ambivalenza dei processi identitari, in cui spesso vanno a incagliarsi i tentativi di riflessione sul tema, per Franco Fabbro non ostacola la comprensione, anzi ne è il presupposto. E, se indagata con strumenti conoscitivi adeguati, che integrano le osservazioni paleoantropologiche e le analisi storico-religiose, può suggerire strategie di disinnesco dei potenziali dannosi.

Fabbro ha studiato per decenni sotto il profilo neuroscientifico le due componenti identificative e coesive dei gruppi umani, ossia le lingue e le religioni: acquisite entrambe nelle prime età della vita, scolpiscono il cervello con analoghi meccanismi neurali, organizzandosi nella memoria implicita e determinando un’architettura neuropsicologica che differirà a seconda delle singole tradizioni. Questi marcatori culturali sono collegati ai sistemi emozionali, quindi alle reazioni difensive e aggressive. Allora, come mitigare gli aspetti violenti dell’identità culturale e preservarne al tempo stesso gli elementi che conferiscono «consistenza e spessore» agli esseri umani, come scrive il teologo Vito Mancuso nella Prefazione?

La proposta neuropedagogica di Fabbro è di esporre precocemente i bambini a quella pluralità di religioni e di lingue che, secondo ricerche ormai consolidate, favorirebbe una più efficace regolazione del comportamento e una maggiore autoconsapevolezza. Proprio là dove adesso c’è pericolo crescerebbe – in ottemperanza a un verso celebre – «ciò che salva».

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Oggi parlare di identità culturale significa addentrarsi in una zona di pericolo, perché in suo nome si sono perpetrati crimini che sfidano l’idea stessa di umanità, e nel suo cono d’ombra ancora si annidano le pulsioni più aggressive. Ma l’ambivalenza dei processi identitari, in cui spesso vanno a incagliarsi i tentativi di riflessione sul tema, per Franco Fabbro non ostacola la comprensione, anzi ne è il presupposto. E, se indagata con strumenti conoscitivi adeguati, che integrano le osservazioni paleoantropologiche e le analisi storico-religiose, può suggerire strategie di disinnesco dei potenziali dannosi.

Fabbro ha studiato per decenni sotto il profilo neuroscientifico le due componenti identificative e coesive dei gruppi umani, ossia le lingue e le religioni: acquisite entrambe nelle prime età della vita, scolpiscono il cervello con analoghi meccanismi neurali, organizzandosi nella memoria implicita e determinando un’architettura neuropsicologica che differirà a seconda delle singole tradizioni. Questi marcatori culturali sono collegati ai sistemi emozionali, quindi alle reazioni difensive e aggressive. Allora, come mitigare gli aspetti violenti dell’identità culturale e preservarne al tempo stesso gli elementi che conferiscono «consistenza e spessore» agli esseri umani, come scrive il teologo Vito Mancuso nella Prefazione?

La proposta neuropedagogica di Fabbro è di esporre precocemente i bambini a quella pluralità di religioni e di lingue che, secondo ricerche ormai consolidate, favorirebbe una più efficace regolazione del comportamento e una maggiore autoconsapevolezza. Proprio là dove adesso c’è pericolo crescerebbe – in ottemperanza a un verso celebre – «ciò che salva».

More books from Bollati Boringhieri

Cover of the book Non c’è una fine by Franco Fabbro
Cover of the book Il cervello in cucina by Franco Fabbro
Cover of the book Breve storia della morte by Franco Fabbro
Cover of the book Venivamo tutte per mare by Franco Fabbro
Cover of the book L'esperimento del mondo by Franco Fabbro
Cover of the book Armageddon by Franco Fabbro
Cover of the book La vita di prima by Franco Fabbro
Cover of the book Psicologia delle masse e analisi dell'Io by Franco Fabbro
Cover of the book Una primavera tardiva by Franco Fabbro
Cover of the book L'estetica triste by Franco Fabbro
Cover of the book Il mondo dei quanti by Franco Fabbro
Cover of the book La psicoanalisi by Franco Fabbro
Cover of the book Metapsicologia by Franco Fabbro
Cover of the book L'apparenza delle cose by Franco Fabbro
Cover of the book La Babele in cui viviamo by Franco Fabbro
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy